sabato 18 agosto 2018

SENZA VERGOGNA

Ci sono macerie, ci sono cumuli di macerie che seppelliscono il diritto alla vita, che seppelliscono sogni e illusioni, purtroppo, sono quelle prodotte dalle calamità naturali, quali terremoti, alluvioni, trombe d'aria, tsunami etc. etc., dove l'impotenza umana è messa crudemente in evidenza, dove difficilmente l'uomo con tutto il suo impegno può cercare di porre rimedio, la natura quando si manifesta in tutta la sua potenza, è inesorabilmente ingovernabile.
Poi, ci sono macerie prodotte dall'ignomia umana, che passano attraverso la povertà ideologica di chi dovrebbe gestire strutture e infrastrutture, costruite a volte, con una virtuosità che sfiora la stupidità, o attraverso l'incapacità e l'incompetenza di chi è stato preposto a svolgere tali opere, e da chi, nel tempo, dovrebbe occuparsi del monitoraggio e della conseguenti manutenzioni.
Il tutto a discapito di vite umane spezzate, di futuri possibili, di chi dovrà penare per tutto il proprio tempo, la scomparsa di un familiare, di un amico, di un conoscente.
Infine, ci sono le macerie intellettuali, di chi nella vita, nonostante abbia incarichi istituzionali, mette in mostra le proprie inefficienze, le proprie complicità e le proprie ipocrisie, attraverso decisioni e scelte che niente hanno a che fare con il buon senso, e che vanno a cavalcare l'onda dell'indecenza, il tutto, ed è questa la cosa più sconcertante, SENZA VERGOGNA.
E purtroppo, dobbiamo constatare, che in mezzo a tutto ciò, ci sono anche le Istituzione Sportive, che invece di dare un segnale forte di solidarietà verso certe tragedie, mette l'accento a tutto questo scempio, mancando clamorosamente nell'uniformità di sospendere ogni attività sportiva.
A fronte del lutto nazionale indetto dal Governo Italiano per la tragedia che ha colpito la popolazione Genovese, il Calcio Italiano ha deciso di fermare solo quello minore, perchè privo di riscontri economici, mentre la prima giornata del Campionato di Serie A, a parte le due partite comprendenti le due squadre del Capoluogo Ligure, si svolgerà nella più totale impudescenza, dato che il primo sport nazionale è ormai completamente in mano ai colossi televisivi e sponsor annessi.
Il percorso di disumanizzazione continua nella più totale indifferenza con un filo di gas.


Collettivo Supporters Forlì 1919

16 commenti:

  1. Una incontestabile concisa prospettiva di un mondo che ha perso il decoro personale e collettivo
    Grazie per l'articolo

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  2. Serve una Rivoluzione Culturale e Ideologica....impotenti di fronte a queste scelte non fanno altro che far salire la rabbia.

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  3. In queste occasioni faccio fatica a distinguere il limite (che è labile) tra ipocrisia e sincero slancio emotivo.
    Dite che si dovevano annullare tutti gli eventi sportivi...magari è giusto..
    Magari allora è giusto anche chiudere le discoteche..fermare le feste e festicciole di partito..azzerare i balli e i fuochi d'artificio sulla spiaggia..abbassare le saracinesche di locali di sollazzi vari..
    Se è lutto nazionale o si ferma tutto oppure secondo me ci si lava tutti la coscienza a buon mercato...

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    1. In un paese civile quando viene dichiarato "lutto nazionale" le attività lavorative si dovrebbero fermare almeno mezza giornata, e totalmente le attività sportive, punto.
      Il calcio maggiore si accomoda con la fascia nera al braccio, per non fermare quella potentissima macchina da soldi, e ferma quello minore perchè non lo è, questa non è ipocrisia, questa è indecenza e arroganza messe assieme.
      In questo caso hanno emesso un bel "rutto nazionale".

      Collettivo Supporters Forlì 1919

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  4. Infatti tutte le attività con rilevanza economica e specialmente quelle ludiche o ricreative si dovrebbero fermare...fermare solo il calcio è una banalità ridicola e senza senso..i balli e i fuochi artificiali sulla spiaggia il giorno del lutto nazionale non riesco a mandarli giù..
    Poi è anche vero che anno scorso di questi tempi si è fermato il campionato per la morte nel sonno di Astori...poca proporzione direi..

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  5. Hanno fissato le due gare più importanti del girone, cioè quelle tra le due città e realtà sportive più grandi e blasonate, ovvero Forlì e Cesena (le altre squadre sono tutte di paese), in due turni infrasettimanali di mercoledì: il ritorno a Forlì sarà addirittura un mercoledì di febbraio.

    Sempre più sbalordito dall'intelligenza sopraffina di chi amministra il calcio a tutti i livelli.

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  6. Credo che oramai non ci sia mai più la fine al peggio. Il pressapochismo con cui vengono fatte le cose ed amministrate, portano poi alla caduta dei ponti. E da anni che si dice che il calcio gestito in questa maniera andrà lentamente allo sfracelo,ma queste persone continuano a gestirlo così, senza pudore. Hanno voluto premiare in serie D le squadre fallite, come se fallire diventi un merito, alla faccia di altre 162 dilettanti, che all'improvviso non contano più nulla e devono subire il potere di queste cinque squadre. Il Forlì così sarà costretto a fare trasferte proibitive, per una categoria che comunque essendo dilettantistica, obbliga anche chi eventualmente ha un altro lavoro, a prendersi giorni di ferie per poter giocare una partita. Una categoria che poi alle società non rimborserà nulla delle spese sostenute. Giustamente quando la società poteva fare un incasso, che alla fine aiutava a coprire le spese, in un derby che mancava da 50 anni, cosa hanno pensato? di metterlo di mercoledì, poi salterà fuori il classico prefetto di turno, che lo farà disputare alle 14.30. Questo è ciò che accade nel nostro bel paese. Ma la notizia che più mi ha sorpreso oggi, ritornando al discorso del premiare le squadre fallite e la storia dei nostri cugini cesenati. Col fallimento del Cesena il Comune di Cesena ha perso 4 milioni di Euro per affitti non pagati dalla società calcistica. Tanta roba per un comune. Ma siccome in Italia bisogna premiare i disonesti, che cosa ha pensato di fare il Comune di Cesena? Di acquistare il marchio del cavalluccio del Cesena Calcio andato all'asta, per poi donarlo alla R.C. Cesena. Voglio dire, oltre il danno la beffa. Io cittadino, anche non cesenate, che dovrò un domani coprire questo buco di bilancio di 4 milioni di Euro, dovrò poi sostenere anche i costi dell'acquisto del simbolo del Cesena Calcio che poi verrà donato. Non so più cosa pensare, il bello che una cosa del genere, pare normale e nessuno ne parla.

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    1. Sottoscrivo ogni tua riga: l'Italia funziona male ovunque, ed il calcio non fa eccezione.
      La Juventus anche quest'anno vincerà il suo centoquarantesimo scudetto con 7 giornate di anticipo, e chissenefrega se non ci siamo neppure qualificati ai mondiali: basta che arrivi CR7 a Torino a giocare per la famiglia Agnelli, che tutti i calciofili italiani sono contenti.

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  7. Il blog non funziona più? Speravo di poter continuare a condividere emozioni, impressioni, giudizi, racconti, ecc... sul nostro Forlì, sui nostri galletti che sembrano in campo affamati lottatori. Domenica bella prestazione speriamo di essere continui...e di poter dire la nostra.

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    1. Le ferite profonde e laceranti di questi anni, causate da retrocessioni e campionati anonimi, l'assenza di passione e il desolante disinteresse di una città intera nei confronti dei nostri colori, e lo stato comatoso che riversa il gioco del calcio in generale, non ci pone al momento nelle condizioni di formulare articoli stimolanti.
      Manteniamo invece l'inesauribile sostegno, sia in casa che fuori, nonostante quest'anno le trasferte siano quasi proibitive sotto molti aspetti, ma NOI non molliamo, e non indietreggiamo nemmeno per prendere la rincorsa.

      Collettivo Supporters Forlì 1919

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  8. Capisco le motivazioni ed elogio il vostro sforzo nel sostenere la squadra dal vivo che certamente è più importate di tante parole dette ma mi dispiace molto che proprio in questo momento di decadimento del mondo del calcio non possa più ritrovare un sano strumento di opinione dopo la partita e gli avvenimenti che riguardano il nostro Forlì. Saluti e speriamo a presto...

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  9. Comprendo la scelta di chi gestisce il blog.
    Il pubblico al Morgagni è in via di estinzione da alcuni anni ormai, mentre per quanto riguarda la parte sportiva, anche quest'anno partiamo senza speranze alcune di potere raggiungere la promozione:
    la presenza del Cesena nel nostro girone, se da un lato dà grande soddisfazione (anche per chi scrive) per potere finalmente giocare un derby atteso da non so neppure quanto, dall'altro lato ci costringe ancora una volta a non potere competere in alcun modo contro una nuova società cesenate che, appena nata da neppure 2 mesi, riesce già a mettere sul piatto un budget circa 5/6 volte superiore (da quanto ho letto sui quotidiani, non vorrei sbagliare) a quello del povero spennacchiato galletto.

    Di fronte a certe sproporzioni, diventa difficile potere essere competitivi in qualche modo: dopo i risultati di oggi il Cesena appare già in fuga solitaria alla 2° di campionato...

    Quindi bisogna solo ringraziare chi ancora è presente sui gradoni del Morgagni ed in trasferta, perchè ormai c'è poco da parlare e dibattere: i momenti di gloria appaiono molto lontani, ad oggi... sperando di essere smentiti dal campo, ma i miracoli nel calcio accadono di rado, ancor meno nei tornei dilettantistici dove le corazzate riesumate dai post-fallimenti dominano sempre dall'inizio alla fine (Parma docet).

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  10. Mi permetto di fare i complimenti a chi è andato a Campobasso.
    Domenica positiva. Qualcuno saprebbe dirmi quanto e se abbiamo delle possibilità?

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