lunedì 25 dicembre 2017

Dal Milan alla Serie D, prove di rilancio per Speziale: “Giocavo con Petagna e Cristante, ora devo trovare la mia strada”

Divano, tv e una partita di calcio. Di quelle speciali. Di quelle che rievocano tanti ricordi e magari fanno spuntare anche un sorriso. Forse amaro, ma quello dipende dai punti di vista. Potrebbe essere più o meno così il sabato di David Speziale. Domani c’è Milan-Atalanta, due squadre che per un motivo o per l’altro s’intrecciano con il destino dell’attaccante appena passato al Forlì. Da una parte la squadra che lo ha cresciuto, dall’altra quella in cui sono protagonisti due ex compagi proprio ai tempi delle giovanili rossonere. Perché sì, prima di approdare in Serie D, David è cresciuto nella Primavera del Milan con Cristante e Petagna: “Li sento spesso. Sono due bravi ragazzi e dei bravi giocatori. Con Petagna ho anche vissuto un anno nella stessa casa – Ha raccontato Speziale ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - Sono stati bravi a sfruttare al meglio le possibilità che hanno avuto. Io a differenza loro dovrò fare altra gavetta, ma magari in futuro arriverò anch’io ai loro livelli, forsetramite strade alternative”. Non si è mai arreso David, ci ha sempre creduto e sempre continuerà a farlo: “Spero ancora in una grande chiamata. Sono ancora giovane, poi ci sono stati tanti attaccanti che sono esplosi più tardi di me. Basta una stagione in cui ti sbatte la palla addosso e fai gol per poter emergere. Io lavoro sempre al massimo per raggiungere i miei obiettivi. Di certo non mi arrendo”Ha le idee chiare David, appena passato al Forlì dopo l’esperienza a Mantova sempre in Serie D: “Stava andando tutto bene, eravamo in linea con l’obiettivo prefissato che era quello di centrare i playoff. Nel mercato di dicembre però la società ha deciso di cedere i più esperti della squadra per affidarsi solo ai giovani. Per questo ho deciso di partire. Mi hanno portato ad andarmene: mi hanno detto che sarei potuto rimanere solo se avessi accettato di abbassare il mio stipendio, ma non sono andato via per soldi. Ma per una questione di mancanza di obiettivi”. Dal Mantova al Forlì il passo è stato breve: “Avevo parecchie offerte in Serie D, ma appena è arrivata la chiamata del ds del Forlì ho accettato al volo. Mi cercavano da tempo e mi piaceva il progetto della squadra: per questo ho detto ‘sì’”. Prove di rilancio per David Speziale, lo scorso anno al Lumezzane: “Il presidente aveva fatto promesse che non ha mantenuto. Avevo altre offerte dalla Serie C, dall’Akragas, dal Rezzato e dal Monza, ma quando ho deciso da andarmene era troppo tardi e alla fine ho sposato il progetto del Monza in Serie D”. Una piazza importante per ritrovare la strada verso la consacrazione. Un passo alla volta, per ora l’obiettivo è la doppia cifra: “Fino ad adesso non sono mai riuscito a segnare 10 gol in una stagione, ora sono a quota 3 e spero di farne 7 o 8 nel girone di ritorno”. Guarda al futuro con ottimismo l’attaccante classe ’94, ma quando si volta indietro non può che provare un pizzico di rimpianto: “E’ normale, se potessi tornare indietro farei altre scelte. Non lascerei il Milan per passare al Lecce. Se non avessi accettato e avessi fatto un anno in più di Primavera forse le cose sarebbero cambiate. Chi cresce in un settore giovanile del genere è un privilegiato, ma lì non ci si rende conto cosa sia realmente il calcio fuori da quei centri dorati. Quindi si fa molta più fatica ad ambientarsi in altri contesti”. Eppure Speziale dopo l’esperienza al Lecce al Milan sarebbe potuto tornare. Merito di Pippo Inzaghi, che lo cercò personalmente: “Mi ha chiamato, ma io avevo già un accordo con il Verona, per questo non ho potuto accettare. Il calcio è anche fatto di fortuna, io spero di averne in futuro”. Questione di bivi, di strade da percorrere. Una può portare dritta al successo, l’altra alla stessa meta, ma con un percorso più duro da percorrere: “E’ stato un vero peccato, sarebbe stato fantastico essere allenato da Inzaghi. E’ sempre stato un professionista esemplare. Vive di calcio. E’ questa la cosa che più mi è rimasta impressa di lui. L’ho incontrato anche a Formentera e non si concedeva nemmeno una birra quando andava a ballare, solo acqua. A Milanello poi si faceva fare un sugo a parte e la mattina si faceva portare i Plasmon”. Professionista esemplare, un po’ come David. Che in fondo ci spera ancora nella grande occasione: “Devo solo saper cogliere il momento giusto…”.
Fonte: gianlucadimarzio.com

18 commenti:

  1. Gli auguro di esplodere a Forlì a suon di importanti prestazioni !!!
    Spero per lui che Forlì sia il suo trampolino di lancio, per una brillante carriera !

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  2. Esatto biancorosso. Un bell'articolo, uno sfogo molto umano, la voce di uno per i tanti la cui passione non è stata compensata dalla vita, succede spesso purtroppo nella vita di tutti, ne sappiamo qualche cosa anche come squadra di calcio:" l'essere nel posto sbagliato al momento sbagliato" come spesso ci ripetiamo.
    E' tuttavia motivo di orgoglio il poter essere " la strada alternativa" che percorrono alcuni per arrivare alle serie superiori, il loro successo è il nostro, tutto ciò non possiamo avere nell'immediato , ma che speriamo per il futuro personale e di società.

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  3. Nel calcio come nella vita bisogna calarsi anima e corpo nella realtà, vivere il presente e dare il massimo adattandosi alle circostanze, la crescita, il successo passa attraverso l'impegno e il sacrificio.
    Queste categorie possono essere un periodo di ulteriore formazione per chi teme di aver perso il treno, un irrobustimento tecnico e psichico per successi futuri, non una perdita di tempo.
    Potremmo essere difronte ad un'altro Nocciolini.
    Saluti Carlo.

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  4. Speriamo che Speziale, un giocatore con la G maiuscola,sia uno dei pilastri di una squadra con le palle per il prossimo anno che possa lottare per il primato,visto che ormai per quest'anno possiamo al massimo divertirci e toglierci solo qualche soddisfazione di battere le squadre più forti come è stato con l'Imolese.

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  5. Come impatto non c’è male, il ragazzo ha dato profondità alla squadra e sembra una punta che non si risparmia... torna, copre è rapido ed ha una progressione eccellente... però aspettiamo altre prove per incensare il tutto... il girone di ritorno è bello lungo... vedremo...forza Furlè sempàr!!

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  6. Buon anno forumisti... e speriamo che il 2018 porti qualche soddisfazione!

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  7. Un altro giocatore alla corte di Benuzzi, oggi si è aggregato al gruppo un nuovo arrivo, trattasi di Davide Ghidini, centrocampista ex Varesina ma di proprietà dell'Atalanta ! Adesso manca proprio poco, io suggerirei un terzino sx under !!! Cangini lo può trovare !!!

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  8. quindi cavallari rapaj e gimelli non bastano?

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    1. sono tre under credo, possono bastare poi benuzzi potrebbe giocare anche a tre dietro

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    2. Per me manca un terzino sx under !!! Che permetterebbe di schierare a centrocampo due over.

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  9. Cavallari era il capitano della primavera del Cesena.
    con lui in campo puoi schierare lo stesso i due over a centrocampo

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    1. Cavallari è un centrale, A me sembra che Benuzzi in difesa come centrali, voglia schierare i due over, fondamentalmente Marini e Ferraro. Cavallari non mi sembra adatto a giocare da esterno, quindi secondo la mia visione manca un terzino sx.
      Naturalmente tutto è opinabile !!!

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  10. Con rapaj squalificato chi faresti giocare in una difesa a quattro?

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  11. In queste condizioni e con questo organico : martedi marini ferraro cavallari

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  12. Selvatico Baldinini Battistini Felici con in attacco prima che me lo chiedi, Ferri Marini e Speziale, in porta Bianchini. Che ne pensi ? Ba bene per te ?

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  13. Certo, con tante soluzioni in panchina.

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  14. Grande vittoria oggi. Speriamo di tenere duro e che qualcuno perda colpi davanti. L imolese ha già iniziato

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