lunedì 29 gennaio 2018

LE CERTEZZE ACQUISITE

E' inutile girarci intorno, nello sport, soprattutto di squadra, se butti fuori "sangue sudore e lacrime", al di là delle possibilità tecniche e risultati storti, la gente, il pubblico, i tifosi ti amano, ti applaudono, ti seguono.
Domenica, prima, durante e a partita finita, il numeroso pubblico accorso al Morgagni, nonostante la mancata vittoria, ha tributato alla Squadra un lunghissimo e caloroso applauso, convinto che sino al termine di questo Campionato venderà cara al pellaccia, senza lasciare nulla d'intentato.
Abbiamo tutti, anche i più scettici, acquisito delle certezze, che nel gioco del Calcio non sono così facili da avvalorare. Certezze che riguardano ciò che è avvenuto, prima a Novembre con il cambio dell'Allenatore e del Direttore Sportivo, e successivamente con la rivoluzione di Dicembre all'interno della rosa dei giocatori.
Del DS Sandro Cangini, non ne avevamo bisogno di acquisirle, dato che con soldi o senza, ha sempre avuto la capacità di presentare fior di giocatori, affermati e non, che oltre alle indubbie qualità tecniche presentano lati umani positivi e attaccamento immediato alla nostra "camiseta" biancorossa.
Di Bigben Benuzzi, ce ne siamo convinti sin da subito, sarà la sua figura imponente, il suo viso che è un misto da "pane e salame" e "schiaffoni che volano", la sua genuinità nell'intendere il Calcio sia nel metterlo in pratica che nell'esporlo agli addetti ai lavori, un Allenatore con un Curriculum più che ottimo per questa Categoria. Oltre ad avere dato un gioco brillante è riuscito insieme al DS a cementare il gruppo, a renderlo compatto e granitico, un motivatore eccezionale su ogni singolo elemento.
Della Squadra, beh, i risultati parlano chiaro, oltre alle 6 vittorie consecutive (senza quel CLAMOROSO TORTO ARBITRALE potevano essere 7), nelle ultime 10 partite i "galletti" sono davanti a tutti, sia in fatto di punti che di goal fatti, ma quello che salta di più agli occhi sono la grinta, la determinazione, il sudore e l'attaccamento ai colori dal primo all'ultimo secondo di ogni singola partita, questo non gli fa solo Onore ma riempie d'Orgoglio i Cuori di Noi Tifosi, convinti che non molleranno di un millimetro sino al termine del Torneo.
L'unica certezza che ancora non ci è chiara, ma che potrà essere dimostrata riguarda la Società.
Dobbiamo riconoscere che dopo svariati errori gestionali e tecnici, da Novembre 2017, sembra che l'aria sia cambiata veramente. Quello che Noi chiediamo e speriamo, sia quello di perpetrare questo entusiasmo e questa voglia di emergere anche negli anni a venire, cominciando dalla prossima Stagione, quella che ci porterà al Centenario della nostra Storia, cercando di mantenere ciò che si è cominciato a costruire, portando questo Gruppo, Staff e DS compresi, alla Vittoria del prossimo Campionato, senza passare da quell'avvilente tentativo di ripescaggio o di cercare di comprare la Categoria superiore regalando soldi a gente che non merita niente, il Pubblico allo Stadio lo si porta attraverso le vittorie e alla passione per i Nostri Colori, e col Rimini ne abbiamo avuto una riprova. Questo appello è rivolto anche ai Giocatori stessi, lasciate perdere le sirene che in estate canteranno per Voi, rimanete dentro a questo Progetto e non ve ne pentirete, perchè la gente di Forlì ha fame di Calcio vincente già da troppo tempo.
E ora a testa bassa sino a maggio, senza lasciare nulla d'intentato. Il pareggio nel derby ha lasciato un pò di amarezza, ma quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, quindi ricarichiamo Tutti le batterie a cominciare da Domenica prossima a Correggio
FORZA GALLETTO ORA E PER SEMPRE!

Collettivo Supporters Forlì

4 commenti:

  1. Continuare su questa strada , tutti , a partire dal direttore, passando per mister e giocatori , finendo al pubblico ...è la soluzione per tornare a calcare quei palcoscenici che ci meritiamo . Avanti tutta galletti!!!

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  2. Dai dai dai "testa bassa e pedalare!" Cit.

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  3. Il commento sopra, esprime tutte quelle cose che ne fanno del calcio uno sport appassionante, ma anche affascinante, inoltre centra in pieno l'annoso problema della presenza del pubblico al Morgagni.
    Non c'è niente da fare, se non fai una squadra all'altezza, ed una squadra diciamo senza palle, il pubblico non viene !!!! Adesso è un piacere andare allo stadio, e come domenica, anche se sfugge la vittoria, il pubblico se ne va soddisfatto !!!

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  4. In questo momento diventano cruciali due aspetti, non di poco conto. Da un lato hai davanti ancora un campionato in corso con 14 partite e la possibilità " difficile" di raggiungere una promozione diretta o comunque di disputarti i play off per provarli a vincere. Da un altro lato i giocatori più ci avviciniamo alla fine del torneo e più si guardano intorno se non vedono da parte della società l'intenzione di riconfermarli ed un progetto che li veda protagonisti in una società vincente. Purtroppo questa società ci ha abituato a colpi di scena dell'ultima ora, per cui nulla è dato per scontato.
    Ritornando al discorso del pubblico, il tifoso forlivese non è colui che si tappa il naso e le orecchie e tifa la squadra della propria città a prescindere. Diciamo che il tifoso forlivese vuole avere chiarezza delle capacità e della serietà della società che gestisce della squadra della città, altrimenti rimane a casa e viene solo per le partite di cartello. Io penso che spetti proprio alla società "sdoganarsi" nei confronti della città, presentare un progetto credibile e far vedere di aver intrapreso la strada giusta, a prescindere da chi gestisce il lato tecnico, che comunque ha dimostrato di saperci fare. Se si vuol vincere un campionato, bene, ma poi bisogna avere le idee chiare su come poi mantenerselo il campionato conquistato, altrimenti questo salire e scendere fa solo venire la nausea e il mal di testa.

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